DCA: Mai più il silenzio!

 

Dal 2019 i disturbi del comportamento alimentare sono aumentati del 40%. 
In alcuni casi la relazione cibo-adolescente può diventare così disfunzionale, da trasformarsi in patologia capace di  comunicare un disagio talmente profondo da essere connotato come un disturbo psichico. In questi casi si parla di Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA). I DNA rappresentano una patologia complessa, caratterizzati da una sempre maggiore precocità e comorbidità con altri disturbi psichici.
Sebbene l’eziologia non sia completamente chiara, a determinarne l’insorgenza concorrono fattori genetici, biologici, psicologici, familiari e socioculturali.
Recentemente abbiamo risposto ad una richiesta di approfondimento da parte degli studenti del Liceo Pacinotti di La Spezia. Le numerose ed incalzanti domande rivolte alla Dietista Dott.ssa Sandra Catarsi e alla Psicologa Dott.ssa Giulia Grassi del Team Edera per la diagnosi, cura e trattamento dei disturbi alimentari e dell’obesità , hanno evidenziato da una parte la sete di conoscenza e dall’altra l’urgente necessità di interventi mirati sia in termini di prevenzione che di diagnosi precoce.
La realtà emergente è quella di un corpo che preoccupa sempre di più, di una certa tendenza al perfezionismo, all’impulsività, al bisogno di controllo sugli altri e sulla propria vita emotiva e di una bassa autostima.
L’aspetto più allarmante è una sorta di normalità percettiva del problema, una specie di rassegnata convivenza con la patologia.
Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria dell’adolescenza: tra le possibili soluzioni prese in esame con gli studenti, una su tutte si è dimostrata capace di suscitare grande interesse, ossia la possibilità di avere il coraggio di porgere una mano al più debole, senza la paura di essere giudicati.


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